Temperamento del pastore tedesco: cosa c’è da sapere

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Temperamento del pastore tedesco, cosa c’è da sapere

Il pastore tedesco è un cane di razza, le cui prerogative sono individuate da uno standard di riferimento riconosciuto a livello internazionale. L’insieme delle caratteristiche distintive di questa razza canina consente di identificare gli esemplari puri, non solo dal punto di vista fisico ma anche da quello caratteriale e comportamentale. La purezza del pastore tedesco, infatti, non si esprime soltanto mediante un adeguato sviluppo della struttura fisica o la pigmentazione del manto; essa dipende anche da alcune prerogative comportamentali che includono non soltanto il carattere ma anche il temperamento. Spesso si considera questi due termini come sinonimi; in realtà, si tratta di due aspetti diversi delle caratteristiche attitudinali tipiche del pastore tedesco: in questo articolo vediamo, nello specifico, cos’è il temperamento del pastore tedesco e in cosa si differenzia dal “carattere” definito dagli standard ufficiali.

Il carattere del pastore tedesco secondo lo standard ENCI

Lo standard del cane da pastore tedesco è quello condiviso e riconosciuto dagli enti internazionali di settore. In Italia, gli allevatori fanno riferimento all’ENCI (Ente Nazionale Cinofilia Italiana) che definisce così il carattere degli esemplari di razza “il Pastore Tedesco deve essere ben equilibrato, saldo di nervi, sicuro di sé, del tutto disinvolto e (se non provocato) assolutamente buono, oltre che attento e docile. Egli deve possedere coraggio, combattività e tempra per essere idoneo come cane da accompagnamento, da guardia, protezione, servizio e da pastore”. Ogni ‘deviazione’ dallo standard sopra riportato viene considerata come un difetto che inficia la purezza della razza; nello specifico, tra i “difetti eliminatori” figurano la “debolezza di carattere, cane mordace e poco saldo di nervi”. Benché non sia menzionato esplicitamente dallo standard di riferimento ENCI, il temperamento è un tratto distintivo del pastore tedesco, in quanto contribuisce in maniera significativa a definirne l’indole; in aggiunta, questa prerogativa rappresenta un riferimento per definire le mansioni da affidare al cane: se adoperato come cane guida per non vedenti, ad esempio, il pastore tedesco deve possedere un temperamento gentile.

Cos’è il “temperamento”

Tenendo presente quanto sottolineato finora, vediamo in cosa consiste il concetto di temperamento. In linea di principio, è possibile definire il temperamento come un tratto genetico pertinente alla sfera caratteriale del singolo. In quanto tale, esso può essere esaltato o ridimensionato dall’interazione con fattori di natura ambientale, determinando uno specifico sviluppo caratteriale e comportamentale. Per meglio chiarire il concetto, è possibile fare riferimento alla definizione generica fornita dalla versione online dell’Enciclopedia Treccani: “stile costituzionale di espressione della personalità che indica il particolare modo individuale di rispondere agli stimoli esterni”. Il temperamento, quindi, indica le modalità di azione e reazione dell’individuo, influenzate dal sistema nervoso centrale, in risposta alle sollecitazioni provenienti dall’ambiente esterno.

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Il temperamento nei cani

Applicando la definizione fornita in precedenza agli esemplari di razza canina, il temperamento nei cani può essere descritto come la modalità di reazione agli stimoli esterni, valutata in base alla velocità con la quale l’esemplare agisce in risposta agli stessi. Più veloce sarà il tempo di reazione, più il temperamento potrà essere definito “pronto” o “vivace”; di contro, una scarsa reattività è indice di un temperamento “spento” o “apatico”. In tal caso, si avrà un esemplare difficilmente utilizzabile in contesti di utilità pratica mentre nel secondo il cane potrà fornire un supporto attivo in svariate attività umane mentre; gli esemplari con un temperamento vivace, infatti, sono particolarmente indicati per essere utilizzati come cani da lavoro o da guardia.

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Il temperamento è legato, seppur soltanto in parte, alla costituzione fisica dell’animale. In altre parole, i cani caratterizzati da un’andatura molle e una costituzione di tipo linfatico presentano, tendenzialmente, un temperamento basso (ossia non particolarmente vivace); di contro, i cani da conduzione, da pastore o i molossidi, caratterizzati da tempi di reazione più rapidi e una muscolatura più scattante, presentano generalmente un temperamento più alto. Naturalmente, lo sviluppo di questa prerogativa può variare, anche sensibilmente, non solo tra le varie razze ma anche tra i singoli esemplari canini, in virtù di una serie di fattori di vario tipo.

Direttamente correlata al temperamento è la ‘soglia di stimolo’ (denominata anche ‘soglia percettiva’). Nei cani, essa individua il punto, oltre il quale, l’animale reagisce ad una determinata sollecitazione, sia interna che esterna. Gli esemplari con un temperamento elevato hanno una soglia di stimolo piuttosto bassa, in quanto necessitano di una minore quantità di informazioni per attivare la propria risposta; in altre parole, è sufficiente uno stimolo più debole per ottenere una reazione. Di conseguenza, i cani con un temperamento basso hanno una soglia più alta, poiché necessitano di stimoli (informazioni, comandi e quant’altro) maggiori o più forti per implementare una reazione. La soglia di stimolo non è, a differenza di quanto si possa pensare, una prerogativa immutabile, anzi: essa può risentire dell’ambiente in cui viene allevato il cane. Se questi cresce in un luogo tranquillo, dal quale riceve sollecitazioni modeste ed incostanti, la soglia tenderà ad alzarsi con il passare del tempo. Ragion per cui, bisogna sempre tenere conto dei bisogni specifici del proprio cane, anche in relazione alle caratteristiche della razza, in termini di attività fisica e ludica.

Qual è il temperamento del pastore tedesco?

Il pastore tedesco si caratterizza per un temperamento vivace e reattivo, audace e sicuro di sé; non è aggressivo verso gli esseri umani, a patto di non essere provocato o, in caso di detenzione domestica, isolato eccessivamente rispetto al resto della famiglia. In aggiunta, i cani da pastore tedesco sanno essere, al contempo, tanto fedeli quanto distaccati: molto dipende dall’eventuale ‘riconoscimento’ nei confronti del padrone o degli altri esseri umani. Una volta instaurato un legame (per il quale il cane individua il proprio capobranco in un componente della famiglia che lo accudisce), il pastore tedesco è molto protettivo e può palesare un temperamento alto nei confronti di fattori che egli percepisce come estranei. Va inoltre considerato come, per gli esemplari di questa razza, l’attività fisica e il gioco siano di primaria importanza per un adeguato sviluppo comportamentale; se stimolato in maniera corretta e costante, il pastore tedesco ha una soglia percettiva piuttosto bassa, reagendo in maniera pronta alle sollecitazioni ludiche. Il temperamento alto è apprezzabile anche in altri contesti, nei quali il cane può esprimere la propria indole da animale socievole, adatto alla convivenza con i bambini e le persone che non conducono uno stile di vita sedentario.

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Tempra e curiosità

Il temperamento viene spesso confuso con altri tratti caratteriali, la tempra e la curiosità. Con la prima, si intende la capacità del cane di sopportare stimoli psicofisici sgradevoli. Questa prerogativa è direttamente connessa alla resistenza fisica e mentale dell’animale che si attiva al superamento di una certa ‘soglia di stimolo’; più alta è quest’ultima, maggiore sarà la tempra del cane. Un esempio tipico, da questo punto di vista, è la reazione al dolore: gli esemplari di tempra dura tendono a sopportarlo meglio rispetto a quelli caratterizzati da una tempra più scarsa. La curiosità, infine, non è altro che l’interesse verso il mondo esterno e gli elementi che lo costituiscono; si tratta della pulsione che spinge il cane a esplorare il contesto ambientale che lo circonda. Un cane curioso non è necessariamente vivace e reattivo ma è più probabile che palesi, tendenzialmente, un temperamento alto.

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