Processionaria: perché è pericolosa per il pastore tedesco

processionaria nel pastore tedesco

Processionaria: perché è pericolosa per il pastore tedesco

Tra gli agenti che possono minare la salute del nostro cane da pastore tedesco, oltre ai parassiti più comuni (pulci, zecche e pappataci), c’è anche un particolare tipo di insetto: la processionaria. Il nome è dovuto al fatto che, quando sono ancora nella fase larvale, questi lepidotteri si muovono alla ricerca di foglie di cui nutristi disponendosi in fila indiana, proprio come se stessero seguendo una processione. Oltre a cagionare notevoli danni allo stato vegetativo delle piante sulle quali si posano, le processionarie possono causare problemi di salute anche agli esseri umani, oltre che agli animali, in particolare i cani. In questo articolo vediamo tutto quanto c’è da sapere in merito, dai sintomi ai quali fare attenzione ai rimedi da porre in atto in caso di infezione a carico di un esemplare di pastore tedesco.

processionaria nel pastore tedesco

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Cos’è la processionaria

Il termine processionaria identifica diverse specie di insetti lepidotteri appartenenti al genere dei taumatopeidi (Thaumetopoea); le due specie più diffuse in Italia sono la “processionaria del pino” (denominazione scientifica: Thaumetopoea pityocampa) e laprocessionaria della quercia” (Thaumetopoea processionea). La prima aggredisce il pino nero e il pino silvestre, la seconda predilige le varietà di quercia a foglia caduca; in realtà, anche altre specie (faggio, quercia, nocciolo, larice, cedro e betulla) possono essere attaccati da questo insetto, benché meno frequentemente. L’infestazione da processionaria colpisce gli esemplari giovani, ossia le piante di età compresa tra i due e i cinque anni. È bene sottolineare come questo insetto non sia sempre pericoloso ma rappresenti una minaccia solo quando è allo stadio di larva; gli esemplari adulti, così come le uova e le crisalidi, non comportano alcun rischio per la salute, tanto per l’uomo quanto per gli animali. Per ciò che riguarda l’aspetto esteriore, la processionaria allo stadio larvale appare come un bruco di colore scuro o rossastro ricoperto da una fitta peluria bianca; ragion per cui, potrebbe essere confusa con l’Hyphantria, nota anche come “gatta pelosa”. Quest’ultima, però, oltre a non essere urticante in caso di contatto, aggredisce piante diverse, caratterizzate da un fogliame più tenero (gelso, acero, salice e simili).

Le processionarie tendono a raccogliersi all’interno di grandi nidi, costituiti da vistosi batuffoli bianchi tessuti tra le cime più esterne della chioma dei pini o sul tronco delle querce. Le uova hanno un tempo di incubazione di 30 – 40 giorni e in genere si schiudono tra la fine di agosto e l’inizio di settembre, periodo durante il quale cominciano a comparire le larve.processionaria in primavera

Come avviene il contatto con la processionaria

Il pastore tedesco può venire in contatto con la processionaria in maniera diretta o indiretta; a scatenare le reazioni sintomatiche più significative sono i peli urticanti che ricoprono il corpo della larva. Questi possono essere annusati o ingeriti dal cane (contatto diretto) quando gli insetti cadono dalla chioma della pianta. In alternativa, il contatto può essere indiretto: la peluria biancastra che riveste la processionaria può essere facilmente trasportata dal vento, provocandone l’ingestione o l’inalazione da parte del cane.

Gli effetti del contatto con la processionaria

Quando il pastore tedesco viene a contatto con la processionaria, la peluria che ricopre la larva innesca immediatamente un violento processo infiammatorio, a carico del cavo orale e, in misura minore dello stomaco e dell’esofago. I peli urticanti, infatti, al loro interno contengono una particolare proteina in grado di provocare una forte infiammazione mediante la secrezione dell’istamina (proveniente dalla degranulazione dei mastociti, un tipo di cellula immunitaria)

L’infiammazione, a seconda della parte interessata dal contatto con la peluria urticante a dalla quantità ingerita o inalata, può provocare uno o più dei seguenti sintomi:

  • Improvvisa scialorrea (salivazione eccessiva);
  • Ingrossamento patologico della lingua (edema linguale), susseguente all’acutizzarsi del processo infiammatorio che, nei casi più gravi, può provocare il soffocamento del cane;
  • Necrosi cellulare: il processo interessa la lingua e, se particolarmente grave, può determinare la perdita di una o più porzioni della stessa;
  • Febbre e tosse (da non confondere con la “tosse del canile”);
  • Dolore addominale;
  • Anoressia, dovuta al rifiuto del cibo, a sua volta determinato dall’infiammazione delle mucose della bocca e della lingua;
  • Dispnea, ossia difficoltà respiratorie connesse al gonfiore della lingua e della gola;
  • Vomito e diarrea (nei casi più gravi, possono determinare emorragie);
  • Perdita di vivacità, abbattimento;
  • Infiammazione allo stomaco ed all’esofago (più rara ma da non sottovalutare);
  • Gonfiore della glottide (edema), che può causare soffocamento;
  • Scolo nasale abbinato ad epistassi (perdita di sangue);
  • Congiuntivite (se i peli sono venuti a contatto con gli occhi);
  • Ulcere allo stomaco, in caso di ingestione.
processionaria pastore tedesco

processionaria pastore tedesco

Processionaria e pastore tedesco: cosa fare in presenza di sintomi

In presenza di uno o più sintomi tra quelli sopra elencati, è necessario anzitutto intervenire tempestivamente per rimuovere i peli urticanti; a tale scopo, lavare la bocca e qualsiasi altra parte interessata (anche più di una volta, se necessario) dall’infiammazione con una soluzione di acqua e bicarbonato. Ciò servirà ad innalzare il Ph della sostanza urticante, così da ridurne il potere patogeno. Per effettuare questo intervento di primo soccorso bisogna indossare un paio di guanti, così da evitare il contatto diretto con eventuali peli urticanti residui, e procedere alla somministrazione della soluzione per mezzo di una siringa, spruzzandola direttamente nella bocca del pastore tedesco. Successivamente, l’animale va portato dal proprio medico veterinario di fiducia; questi appronterà immediatamente la terapia farmacologica necessaria: corticosteroidi ad azione rapida (per endovenosa o intramuscolare) o epinefrina (o adrenalina) in caso di anafilassi, ai quali fanno seguito una terapia antibiotica con relativa protezione gastrica.

Come proteggere il pastore tedesco dalla processionaria

Il Decreto del 30 ottobre 2007 emanato dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali ha stabilito che “la lotta contro la processionaria del pino Traumatocampa pityocampa è obbligatoria” nelle aree in cui apposite strutture regionali “hanno stabilito che la presenza dell’insetto minacci seriamente la produzione o la sopravvivenza del popolamento arboreo”. Dal punto di vista pratico, questo significa che eventuali nidi di processionarie devono essere segnalati alle autorità competenti, affinché vengano implementate le opportune misure di messa in sicurezza dell’area. Per eliminare i nidi di processionaria esistono diverse modalità:

  • Rimozione fisica dei nidi, per mezzo del taglio delle cime che li ospitano, dopo aver avvolto il tronco della pianta nel cellofan;
  • Interventi mirati da parte delle autorità competenti, ai sensi del Decreto Ministeriale del 30 ottobre del 2007, “Disposizioni per la lotta obbligatoria contro la processionaria del pino Traumato campa (Thaumetopoea) pityocampa (Den. et Schiff)”;
  • Trattamenti biotecnologici, che prevedono il ricorso a prodotti a base di Bacillus thuringiensis;
  • Trappole sessuali ai feromoni, da posizionare tra giugno e luglio;
  • Trattamento con specifici larvicidi (diflubenzuron);
  • Danneggiamento del nido durante i mesi invernali, così che il freddo, penetrando, uccida le larve nel corso dei mesi successivi.

In conclusione, non esistono prodotti paragonabili ai comuni antiparassitari per cani, da somministrare preventivamente. Pertanto, le uniche precauzioni per proteggere il proprio cane dalla processionaria sono:

  • Monitorare l’ambiente circostante, qualora siano presenti pini o querce giovani, per individuare tempestivamente la presenza di nidi;
  • Segnalare eventuali nidificazioni alle autorità competenti;
  • Non sostare presso le aree contaminate in cui siano stati già effettuati trattamenti biotecnologici per debellare le processionarie;
  • Fare attenzione a frutta e verdura se, nei pressi dell’area potenzialmente contaminata, si è allestito un orto; i prodotti vanno sciacquati con molta cura prima del consumo.
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