Pastore tedesco grasso: quando l’obesità è un rischio

Pastore tedesco grasso: quando l'obesità è un rischio

Pensi che il tuo pastore tedesco sia grasso? Non è vero che “essere cicciottello” è indice di buona salute.

Un eccessivo aumento di peso nel nostro cucciolo di pastore tedesco, come anche negli umani, può portare a una malattia pericolosa: l’obesità è il primo gradino di una serie di patologie spesso irreversibili.

Una delle definizioni più calzanti dell’obesità, valida anche per gli esseri umani, è quella che la indica come un eccessivo stoccaggio di energia sotto forma di grasso, responsabile di effetti negativi sulla salute e sulla longevità.

Il tessuto adiposo in eccesso nel cane tende a localizzarsi all’interno dell’addome, nel settore a livello del torace e dell’addome, alla base della coda.

Il meccanismo che determina l’instaurarsi dell’obesità è molto semplice: il cane mangia più energia di quanta ne consumi e la parte eccedente viene depositata sotto forma di grasso.

Non è facile stabilire se stiamo utilizzando una abbiano una corretta alimentazione per il cucciolo, soprattutto per il proprietario che ha sempre sott’occhio il proprio cane e può non accorgersi che il proprio pastore tedesco sia grasso.

Inoltre non esistono ancora criteri oggettivi di valutazione; quelli impiegati in campo umano non danno risultati apprezzabili.

Oltre a questo bisogna considerare che ogni razza ma anche ogni singolo individuo ha una curva di crescita diversa da ogni altro anche per fattori genetici.

Ci si basa quindi su parametri piuttosto soggettivi, quali la conformazione corporea, la palpazione a livello toracico e alla base dalla coda.

Nei soggetti obesi la cassa toracica non è visibile quando l’animale è in movimento e le costole non sono più palpabili.

Se disponiamo del peso forma del cane, rilevato quando era normale, tutto diventa più facile. L’età ottimale per registrare il peso forma si colloca tra un anno e un anno e mezzo.

In caso di dubbio è opportuno sottoporre l’animale al giudizio del tuo allevatore: perché è chiaro che i cani di razza devono sempre essere acquistati in allevamento e non da privati improvvisati.

La responsabilità dei proprietari

L’abuso di scarti della tavola, di merendine o spuntini, di dolci e altre leccornie o la somministrazione in quantità illimitata di cibi molto appetibili e altamente energetici poco condurre all’obesità soggetti poco attivi, che non hanno la possibilità di bruciare l’eccesso calorico.

Il concetto che l’obesità sia una malattia non viene accettato da molto proprietari; essi rifiutano l’idea che l’obesità possa rappresentare un rischio per i loro cani.

I fattori predisponenti l’obesità

La predisposizione della razza: alcune razze sono più propense all’obesità di altre: Pastore Tedesco, Labrador, Cocker, Boxer, Bassotti a pelo lungo, cani da pastore scozzesi che appartengono a queste categorie.

La condizione sessuale: la sterilizzazione è un ulteriore fattore predisponente l’obesità.

Secondo un’indagine le femmine sterilizzate avrebbero probabilità doppie di diventare obese rispetto alle femmine normali.

Questo rischio può essere annullato se, successivamente all’intervento chirurgico, si adotta un adeguato programma alimentare e si controlla sistematicamente il peso dell’animale.

In seguito alla sterilizzazione infatti le esigenze energetiche diminuiscono e se si somministra la stessa quantità di cibo è inevitabile un’accumulo di grasso.

L’età del soggetto: è più frequente nei soggetti anziani che in quelli giovani.

L’influenza dell’ambiente di vita: il 44% dei cani obesi appartiene a proprietari obesi, il 70% dei quali ha più di 50 anni. Più del 30% dei proprietari di cani obesi è convinto che il proprio cane sia normale la golosità verso alcuni cibi, specie quelli ricchi di grassi, un forte appetito, la sedentarietà.

Le caratteristiche dell’alimento somministrato: cibi molto ricchi di grassi e molto appetibili inducono spesso un’assunzione eccessiva. E’ opportuno prestare grande attenzione la dosaggio di questi alimenti.

I pericoli più importanti connessi all’obesità:

  • riduzione della durata della vita: nell’uomo è dimostrato che un sovrappeso del 10% comporta una mortalità più precoce del 33%, un sovrappeso del 20%, una mortalità più precoce nel 50% dei casi. Per il cane non si dispone di dati così precisi, ma la tendenza è sicuramente la stessa.
  • un pastore tedesco grasso ha molte più probabilità di ammalarsi per reumatismi, artrosi, ernie del disco, displasia dell’anca (patologie a carico dell’apparato osteo-articolare che più frequentemente affliggono i soggetti obesi).
  • problemi a carico del fegato
  • difficoltà respiratorie e minor resistenza allo sforzo e al caldo
  • disfunzioni cardiache
  • diabete
  • problemi in caso di anestesia generale e interventi chirurgici

Come comportarsi in caso di obesità?

Richiede sicuramente convinzione e costanza da parte del proprietario. L’animale sottoposto a dieta spesso fa di tutto per poter riavere il cibo di cui è goloso.

I comportamenti variano ovviamente da soggetto a soggetto: abbaiando, con atteggiamenti supplichevoli o rifiutando la nuova dieta.

A proposito di dieta, come regolarsi? L’ideale è farsi predisporre un programma dal proprio veterinario, che terrà conto delle peculiari esigenze del paziente e pi seguirlo con cura e perseveranza.

Prevenire è meglio che curare: fin dall’antichità, in medicina, si è sostenuto a ragione che la prevenzione è migliore della cura.

Essa si basa su due capisaldi principali: la saggia condotta alimentare e il controllo periodico del peso.

Ai fini preventivi non va dimenticata l’importanza del lavoro e movimento: la vita degli animali, specie quelli cittadini, come quella dei loro proprietari, diventa sempre più sedentaria.

Il moto, oltre al consumo di energia e quindi a un’azione di contrasti all’accumulo adiposo, consente una migliore ossigenazione dei tessuti, rafforza il tono muscolare, migliora la motilità intestinale.

Si calcola che una passeggiata di un’ora comporti un dispendio energetico di 300-400 kcal nell’uomo e di 240-340 kcal nella donna, pari al 10-15% del dispendio calorico globale giornaliero o, se vogliamo riferirlo agli alimenti, al consumo di circa 100 gr di pane.

La stessa passeggiata costa, a un cane di 20 kg, 300-500 kcal (secondo il tipo di movimento effettuato), pari, rispettivamente, al 24% e al 40% del fabbisogno calorico giornaliero.

In conclusione possiamo dire che un pastore tedesco grasso non è un cane felice e rischia molto anche sotto l’aspetto della sua salute, quindi cari amici, cercate di seguire una corretta alimentazione e praticare il giusto movimento: oltre che un compagno di vita, può essere uno stimolo a migliorare le nostre condizioni fisiche.

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