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Antiparassitari Pastore Tedesco: come agiscono se vengono a contatto con l’acqua
I parassiti (soprattutto pulci e zecche) rappresentano una minaccia per la salute del pastore tedesco, così come per qualsiasi altra razza canina. Essi sono veicolo di diversi tipi di patologie, alcune lievi e localizzate (dermatite, pustole, lesioni cutanee e perdita di pelo), altre più gravi, come ad esempio la tenia del cane o la Leishmaniosi. Ragion per cui, specie durante il periodo estivo – quando le occasioni di contatto con i parassiti che si trovano nell’ambiente sono più frequenti – è necessario adottare le dovute precauzioni. A tale scopo, per preservare il benessere del pastore tedesco, bisogna non soltanto seguire le norme igieniche di base ma fare ricorso a specifici prodotti: antipulci e antiparassitari.
Entrambi rappresentano dei presidi veterinari, la cui azione è mirata a debellare i parassiti che si annidano nel manto e sulla cute del cane, oltre ad offrire una protezione contro successive infestazioni. Alcuni sono in grado di distruggere anche le uova e le larve, altri invece si limitano ad agire a scapito dei parassiti adulti. È bene sottolineare come l’eliminazione delle pulci debba essere affidata quasi esclusivamente al rispetto delle norme igieniche ed all’utilizzo di specifici antiparassitari; le zecche, di contro, essendo più grandi e facilmente visibili ad occhio nudo, possono essere rimosse manualmente.
Come resistono gli antiparassitari all’acqua
Uno dei problemi che si pongono quando si fa ricorso ad antipulci ed antiparassitari è la ‘resistenza’ di questi ultimi a contatto con l’acqua. In altre parole, è necessario chiedersi se l’efficacia di tali prodotti venga condizionata da una toelettatura oppure da un bagno in mare. La valutazione di questo aspetto è molto importante poiché la ‘copertura’ offerta dagli antiparassitari deve garantire, tra un’applicazione e l’altra’, un’adeguata protezione al nostro pastore tedesco. il problema, però, si pone – fisiologicamente – soltanto per i prodotti ad uso topico, ossia quelli che vanno applicati direttamente sulla pelle del cane, in quanto sono soggetti ad un naturale effetto ‘dilavamento’.
Come garantire un’adeguata protezione a fronte di bagni frequenti
Esistono diverse opzioni per proteggere il proprio pastore tedesco dai parassiti nonostante bagni frequenti.
Antiparassitari pastore tedesco
La più semplice è quella di optare per la somministrazione di antiparassitari sotto forma di capsule o compresse masticabili, così da rinunciare a quelli ad uso topico. Il pregio di questa soluzione consiste soprattutto nella praticità (possono essere mescolate con il cibo secco o in quello umido) ed è possibile regolare la quantità da somministrare; di contro, offrono una buona copertura anche rispetto alle infestazioni provocate dai parassiti intestinali ma non sono repellenti. Di conseguenza, non sono adatti ad esemplari allergici ai morsi di pulce, responsabili della DAP (Dermatite Allergica da Pulci). Inoltre, in caso di vomito, l’antiparassitario perde buona parte della propria efficacia.
Una soluzione alternativa è costituita dai collari antipulci impermeabili; non sono particolarmente diffusi ma sono piuttosto semplici da reperire in commercio. Garantiscono una protezione di diversi mesi, benché la parte meglio protetta dall’aggressione dei parassiti si concentri attorno all’area di applicazione de dispositivo (la testa e il collo). L’utilizzo di materiali impermeabili fa sì che il contatto con l’acqua non alteri il rilascio della formulazione antiparassitaria né pregiudichi la copertura offerta da quest’ultima. I collari impermeabili rappresentano un’ottima soluzione per chi, ad esempio, decide di portare il proprio pastore tedesco al mare durante le vacanze estive.
La terza opzione è quella degli antiparassitari resistenti all’acqua. Tra quelli “spot on” (ossia da applicare con la ‘pipetta’ lungo la dorsale del cane), non sono molti quelli che offrono una protezione efficace anche dopo che il manto e la cute sono venuti a contatto con l’acqua. Ciò accade perché i principi attivi presenti nelle formulazioni antiparassitarie si distribuiscono lo strato idrolipidico della cute canina il quale, dopo un lavaggio con shampoo, impiega alcuni giorni prima di formarsi nuovamente. Ciò spiega perché gli antiparassitari comuni diminuiscono di efficacia dopo che il cane è stato sottoposto a toelettatura; in ragione di ciò, conviene ridurre la frequenza dei lavaggi per non dover aumentare le applicazioni dei prodotti antipulci, al fine di non esporre il pastore tedesco all’aggressione dei parassiti ambientali.
Antiparassitari e toelettatura
I bagni al mare rappresentano un’eventualità piuttosto rara e circoscritta ad un determinato periodo dell’anno; di contro, i lavaggi con shampoo e le toelettature dovrebbero (almeno in teoria) far parte della routine del pastore tedesco. La continuità di trattamenti di questo tipo incide direttamente sulla ciclicità delle applicazioni dei prodotti antiparassitari; in sostanza, questi ultimi vanno adoperati in relazione ai bagni, in modo tale da non limitare o neutralizzare la loro azione repellente.
All’atto pratico, ciò si traduce nel rispettare due semplici regole di carattere generale:
- Prima del bagno, l’antiparassitario va applicato a distanza di almeno una settimana; in tal modo, si evita il già citato “effetto dilavamento” che riduce l’efficacia del prodotto;
- Dopo il bagno, è consigliabile attendere almeno tre giorni, in modo tale che lo strato idrolipidico della cute del cane si riformi e possa veicolare il principio attivo della formulazione antiparassitaria.
Al netto di questi accorgimenti, per ottimizzare l’uso di antiparassitari ed antipulci, è necessario seguire fedelmente le istruzioni relative alla somministrazione o all’applicazione del prodotto. In aggiunta, l’utilizzo delle formulazioni deve essere coerente con la durata dell’azione protettiva: se quest’ultima dura un mese, non bisogna far passare troppo tempo tra un’applicazione e l’altra. Qualora, infine, si utilizzi un antiparassitario non resistente all’acqua, è buona cosa aumentare la frequenza del trattamento, così da non diminuire il livello di protezione contro i parassiti.
A questo punto, è lecito chiedersi ogni quanto va lavato il mio pastore tedesco? In linea di principio, la frequenza dei lavaggi è leggermente più alta, poiché ci sono maggiori probabilità che l’animale si sporchi nel fango o si bagni sotto la pioggia (a sua volta foriera dello smog che si addensa nell’aria). In estate, di contro, vi è comunque la necessità di tenere puliti il pelo e la cute, per limitare il rischio di infezioni dovute ai già citati parassiti. Molto dipende, poi, dal tipo di manto: il pastore tedesco a pelo corto, ad esempio, può essere lavato anche una volta ogni tre mesi. La ‘strigliatura’ (grooming), invece, deve essere più frequente, per garantire la lucentezza e la salute del manto. È consigliabile rivolgersi ad un toelettatore professionista quando il cane, sia a pelo medio che lungo, sta facendo la muta. Per quelli a pelo corto, è possibile optare per il fai da te, avendo cura di utilizzare prodotti di qualità e asciugare bene l’animale, senza lasciare zone umide; particolare attenzione va rivolta alla pulizia delle orecchie: non va effettuata direttamente con l’acqua, poiché eventuali residui possono provocare l’insorgere di un’otite, ma utilizzando una specifica soluzione detergente.
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