Il Pastore Tedesco è uno delle razze più diffuse e più amate in tutto il mondo, nasce da un grande lavoro di selezione per migliorare la razza, che gli ha donato un’adattabilità unica e grandi doti di addestrabilità, di coraggio, di vigilanza e di lealtà.
Il Pastore Tedesco è stato selezionato da ceppi di cani da guardia della Germania centrale e meridionale, con l’obiettivo di creare un cane da lavoro con grandi prestazioni.
Numerosi studi scientifici hanno dimostrato che il pastore tedesco è il terzo cane più intelligente al mondo (al primo posto troviamo il Border Collie seguito dal Labrador Retriever): intelligenza intesa come capacità di risolvere i problemi e di adattarsi alle situazioni nuove.
L’intelligenza però va anche stimolata grazie all’aiuto dell’uomo, ed il pastore tedesco merita di essere aiutato ed educato al fine di poter sviluppare al massimo le sue capacità.
Equilibrio, dipendenza dall’uomo e intelligenza sono le basi del carattere del pastore tedesco. Difatti è proprio questa grande versatilità che ne ha fatto un cane di grande successo in tutto il mondo. La sua duttilità gli permette gli usi più diversi.
Attenzione, obbedienza, fedeltà e resistenza sono da sempre le qualità più apprezzate di questa splendida razza.
Il pastore tedesco viene adoperato dalla polizia per il servizio antidroga, dal servizio civile per la ricerca di persone disperse (grazie alla sua temerarietà riesce ad arrampicarsi su cumuli di macerie) e come cane per accompagnamento dei non vedenti.
Nonostante tutte le sue capacità, il pastore tedesco svolge il suo ruolo ideale come cane da famiglia. In appartamento, giardino, villa o monolocale, si dedicano totalmente alla famiglia a cui sono affidati.
Possiamo dire che il pastore tedesco è una sintesi di capacità fisiche e psichiche: vivace e sicuro di sé in tutte le circostanze, non mostra nessuna esitazione di fronte all’uomo. Difficilmente ci troveremo di fronte un pastore tedesco pauroso o apatico.
Certamente, così come si fa per i bambini nella fase di crescita, è importante che anche un cucciolo già dai primi mesi di età venga a contatto con un ambiente sociale stimolante, in modo da poter accrescere sempre più le sue doti.
Addestrare un cucciolo è una bellissima esperienza per entrambi. Il pastore tedesco è molto attaccato al padrone e farà di tutto per guadagnarsi il suo rispetto .
Nonostante le sue grandi dimensioni grazie alle sue notevoli capacità di adattamento si abituerà ad uno stile di vita lontano dal suo habitat naturale: l’importante sarà concedergli lunghe passeggiate.
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Il Pastore Tedesco in famiglia
Un pastore tedesco può essere un cane solo da compagnia? Certamente può essere un cane che vive soprattutto in famiglia, che divide con i nuovi membri ogni momento della giornata, che gioca coi i bambini, che non viene addestrato a compiti particolarmente impegnativi.
Tuttavia mai dovrebbe essere invece un cane senza guida, ineducato o male educato, libero di fare sempre i suoi comodi.
Non può pensarsi di trattare un cane così poiché nessun cane dovrebbe essere cresciuto come un bambino viziato poiché il suo carattere si rovinerebbe irreversibilmente.
Per un pastore tedesco questo atteggiamento risulterebbe dannoso ancor di più, poiché questa razza nasce per affiancare l’uomo in molteplici attività e sarebbe davvero ingiusto sprecare le sue doti impedendogli di essere utile.
Ciò non significa che il pastore tedesco debba per forza essere addestrato a livelli elevati ma basta poco per renderlo felice. Educandolo e fornirgli un addestramento di base.
Non si può decidere di collocarlo in giardino e preoccupandoci di preparagli un buon pasto. Insomma prendere un pastore tedesco anche solo da compagnia significa dedicargli parte del nostro tempo,”dialogare” con lui, insegnargli esercizi e chiedergli di svolgere alcuni compiti in modo da avere un cane appagato e soddisfatto della sua vita.
Come insegnare al bambino a non temere i cani
E’ indispensabile che ogni bambino impari a non temere i cani. Il cane è un amico ed assurdo e innaturale aver paura di lui: un bambino cinofobo non ha un buon rapporto con la natura e questo disturba il suo carattere.
E’ stato provato infatti che i bambini che amano gli animali sono anche quelli che hanno un miglior rapporto coi loro coetanei, inoltre i bambini che scappano in preda al panico sono quelli che corrono il maggior rischio di esser morsi.
Consigli per i genitori che hanno paura dei cani:
- cercare di spiegare innanzitutto a se stessi e poi al bambino, che la paura dei cani può avere una motivazione personale (come uno shock infantile) ma certamente non assoluta: il 99% dei cani è assolutamente innocuo;
- non gridare e non fare mai movimenti bruschi se il bambino, spontaneamente, va verso un cane sconosciuto: questi atteggiamenti spaventano l’animale e possono indurlo a credere che il bambino sia una minaccia per lui;
- non dire mai al bambino frasi come “ non toccarlo, ti morde!” o “non toccarlo, è pieno di pulci!”.
Messaggi sbagliati come questi, oltre a spingere il bambino a temere i cani, non corrispondono affatto alla realtà: inoltre bisogna insegnare al bambino a non correre e a non strillare mai davanti al cane.
Sicuramente per le persone che hanno paura dei cani la scelta migliore è iniziare questa avventura con un cucciolo di pastore tedesco che permetterà di prendere confidenza con il cane poi adulto in modo graduale.
Le attitudini del Pastore tedesco
Come abbiamo già accennato, il Pastore Tedesco è un cane duttile ed eclettico, che può svolgere moltissimi lavori. E’ usato come cane guida per non vedenti, come ausiliario per non udenti, come cane antidroga, come cane per la ricerca di esplosivi, come cane da soccorso da protezione civile.
Un’altra possibilità è quella di accostarsi alla Pet-therapy (terapia con animali domestici) ma in Italia sono ancora pochi i centri.
Per chi desidera un cane “sportivo” ci sono due possibilità Prove di Lavoro e Agility Dog. Le prove di lavoro di difficoltà e grado diversi, prevedono l’impegno del cane in esercizi di obbedienza, pista e attacchi.
Dedicandosi al cane dieci-venti minuti al giorno per due/tre volte a settimana si può arrivare a un discreto grado di addestramento e cominciare ad affrontare le prime gare.
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