La performance del pastore tedesco da lavoro sono influenzate da fattori di origine genetica, dall’allevamento inoltre dal tipo di alimentazione.

La tipologia di esercizio da svolgere deve essere conforme alle caratteristiche genetiche del cane per permettergli di espletare il suo potenziale massimo.

Il rendimento di un soggetto sottoposto a qualunque attività fisica dipende fortemente dal tipo di alimentazione che ha ricevuto durante la fase di crescita.

La somministrazione di alimenti non bilanciati e molto energetici ai cuccioli in fase di crescita contribuisce all’insorgenza di patologie ortopediche e influenza le prestazioni fisiche dell’animale adulto.

Il fabbisogno calorico è influenzato da diversi fattori :

  • Fattori genetici
  • Fattori individuali
  • Fattori legati allo stato fisiologico

La concentrazione energetica degli alimenti preconfezionati destinati a soggetti sottoposti ad attività sportiva all’incirca 4,2 Kcal/g di sostanza secca. Inoltre è necessario valutare anche il tipo di attività fisica cui è sottoposto l’animale.

Un insufficiente apporto energetico provoca una rapida comparsa della fatica, mentre un’eccessiva assunzione energetica predispone nel breve periodo a un minor rendimento.

Dal punto di vista funzionale, l’esercizio può essere distinto in tre tipologie in base all’intensità e alla durata:

  • Breve, sostenuto in un lasso di tempo inferiore ai due minuti
  • Di resistenza, per attività che durano molte ore

Così si dovranno distinguere le corse veloci praticate in agility e dalle prove di media durata, il lavoro continuo, prolungato dei cani da soccorso da quello dei cani da slitta.

Il dispendio energetico e l’attivazione dei diversi meccanismi energetici nel corso di un lavoro, dipendono non solo dal percorso, ma anche dalla velocità e dalla durata del tempo.

La principale fonte di energia

Nei cani allenati, sottoposti a sforzi fisici prolungati, il grasso è sostanza principale cui l’organismo trae energia e l’esaurimento degli zuccheri di riserva (glicogeno) avviene più lentamente.

Poiché le fonti di glicogeno accumulare sono molto basse, circa l’1-2 % del peso corporeo, la trasformazione aerobica del glucosio in energia non è sufficiente a sostenere attività fisiche per lunghi periodi di tempo: i grassi sono le principali fonti di energia per gli esercizi prolungati.

La somministrazione di una dieta a elevato tenore lipidico in soggetti sottoposti a un’attività fisica molto intensa, aumenta la disponibilità degli acidi grassi per il metabolismo ossidativo dei muscoli e limita il consumo di glicogeno, ritardando la comparsa del senso di affaticamento.

La capacità di resistenza alla fatica quindi migliora in associazione a una dieta arricchita di fonti energetiche quali grassi digeribili rispetto ai carboidrati che hanno anche elevata appetibilità.

L’ossidazione degli aminoacidi provenienti dalle fonti proteiche contribuisce solo al 5-15 % dell’apporto energetico usato durante l’attività.

L’apporto di vitamine devono essere valutate correttamente onde evitare squilibri e forme di accumulo per quello liposolubili ed è ormai dimostrato che il loro effetto non incide sulla performance, in caso di stress. E’ inoltre fondamentale sapere che la disidratazione riduce la resistenza alla fatica dell’animale.

La perdita di acqua durante attività fisiche molto intense raggiunge un livello di 10-20 volte le condizioni normali con l’evaporazione attraverso la lingua e le mucose delle vie aeree.

Nei soggetti impegnati in attività fisiche meno intense oppure che utilizzano il metabolismo aerobio o anaerobio a seconda dell’impegno richiesto , e necessario contenere l’apporto proteico in modo da non provocare un sovraccarico metabolico, con un ulteriore carico di lavoro per i meccanismi di detossicazione.

L’apporto proteico deve essere valutato anche da un punto di vista qualitativo

Il catabolismo ossidativo di aminoacidi a catena ramificata (isoleucina- valina – leucina) determina infatti una maggiore disponibilità di alanina e glutamina che interviene durante i processi di detossicazione in quanto trasportano le sostanze azotate dal muscolo al fegato per la trasformazione in urea.

Le fibre muscolari

I muscoli non hanno caratteristiche omogenee in quanto sono costituiti da fibre, con diverse caratteristiche contrattili e metaboliche.

Dal punto di vista contrattile e istochimico vi sono due tipologie :

  • Fibre muscolari a contrazione lenta (ossidative) che utilizzano sistemi aerobici per produrre energia.
  • Fibre muscolari a contrazione rapida distinte sia in ossidative che glicolitiche.

Queste ultime sfruttano invece sistemi anaerobici, producendo acido lattico.

Le fibre a contrazione rapida predominano nelle razze selezionate per le corsa breve.

Per tale motivo la modalità di somministrazione dell’alimento deve essere rapportata al tipo di attività fisica svolta, nel caso di gare di corsa sono preferibili le piccole razioni appena prima della gara con una concentrazione di carboidrati pari al 30/40 % sulla sostanza secca.

Invece per Performance che richiedono sforzi prolungati è meglio optare per una somministrazione frequente di cibo al fine ottenere una maggiore tenuta a un lavoro fisico prolungato nel tempo.

Temperatura, stress comportamentali , e condizioni metereologiche sono tutti fattori ambientali che influenzano, inoltre , i fabbisogni nutrizionali di un soggetto sottoposto ad attività fisica.

Mentre le elevate temperature accrescono il lavoro fisico e la dispersione di liquidi, al contrario le basse temperature aumentano la richiesta di energia per il mantenimento della temperatura interna.

Gli stress aumentano la temperatura e la frequenza respiratoria con aumentata richiesta di energia acqua ed elettroliti.

Un’alimentazione equilibrata deve essere commisurata alle specifiche necessità del cane: tipo di attività muscolare svolta alle condizioni ambientali.

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2 pensieri su “Alimentazione per il Pastore tedesco da lavoro

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