La diffusione della malassezia nel cane è più marcata di quanto si possa credere. Si tratta di un’infezione che colpisce i cani e che sfocia in una vera e propria malattia cutanea.

La pelle del cane presenta normalmente la malassezia, un lievito che in uno stato di “quiete” non comporta alcun pericolo, tanto da riuscire a convivere senza problemi con l’organismo del miglior amico dell’uomo.

Tuttavia, se per qualche motivo la malassezia comincia a proliferare, ecco che insorge l’infezione a livello cutaneo.

Per far sì che il cane possa essere curato tempestivamente è opportuno riconoscere subito l’infezione da malassezia: ecco perché è molto importante sapere quali sintomi presenta il nostro amico colpito da questa infiammazione.

Malassezia: le cause che scatenano l’infezione

L’infezione da malassezia può essere determinata da una lunga serie di fattori, anche se in genere le cause più comuni sono quattro.

La più frequente è certamente la predisposizione a livello genetico per alcune razze tipo il Bulldog Inglese, Bulldog Francese, Boxer e Cocker in quanto queste razze hanno una maggior incidenza di pliche sulla pelle.

Stesso discorso anche per il Pastore Tedesco, Labrador Retriever e i Golden Retriever, che producono più cerume rispetto ad altre razze.

Altre possibili cause molto comuni sono le patologie a carico del sistema endocrino, eventuali allergie a cibi o un utilizzo troppo prolungato di farmaci, specialmente antibiotici.

Sintomi della malassezia: il campanello d’allarme

Se il cane comincia a grattarsi molto spesso e con una certa insistenza è sempre meglio approfondirne i motivi, dato che il primo sintomo dell’infezione da malassezia nel cane è proprio un fastidioso prurito.

La malattia fungina può essere successivamente accertata analizzando con attenzione la cute del cane e verificando l’eventuale presenza di arrossamenti, croste e seborrea (spesso con desquamazione, ndr).

Inoltre, l’infezione cutanea emerge con chiarezza nel caso l’animale presenti anche un accentuato spessore della pelle, un’evidente perdita di pelo e risulti oltretutto maleodorante.

Solitamente, la malassezia nel cane si concentra in zone come le zampe e il collo del cane, ma anche le ascelle e la zona inguinale vengono spesso colpite dalla malattia fungina.

Malassezia: i sintomi che rivelano la presenza di un’otite

Un’altra zona dove si verifica con grande frequenza il proliferare della malassezia è l’orecchio del cane: si tratta di un’area molto delicata, dato che non è raro che l’infezione raggiunga anche il condotto uditivo del nostro amico, provocando l’otite.

Per riconoscere l’infiammazione ci si può basare sempre sul consistente prurito, oltre che nella sovrabbondanza di cerume maleodorante.

L’eventuale infiammazione da otite va trattata con celerità ed efficacia per non rischiare un danneggiamento permanente del canale uditivo: meglio evitare trattamenti “casalinghi”.

E’ invece necessario avvisare subito il veterinario, concordando un appuntamento.

Malassezia: come curare la dermatite e l’otite

Come fare, quindi, per curare definitivamente la dermatite da malassezia? In genere lo specialista prescrive un trattamento a base di shampoo appositi in grado di combattere la malattia fungina.

In aggiunta, si rivelano molto utili delle pomate da applicare sulla cute del cane e all’occorrenza anche degli antimicotici da somministrare per via orale.

Un approccio molto simile a quello utilizzato per curare l’otite da malassezia: oltre alle pomate antimicotiche, sarà necessario far ingerire oralmente al cane anche antibiotici e antinfiammatori.

Tra i farmaci più efficaci possiamo trovare il Surolan e il famoso e costosissimo Osurnia: è fondamentale ripetere il trattamento dopo 15 giorni se si vuole eliminare l’infezione.

L’alimentazione gioca un ruolo fondamentale

Il primo passo per garantirsi una buona salute è certamente quello di adottare una sana e corretta alimentazione.

Vale per tutti gli esseri viventi, e quindi anche per i cani, specialmente se affetti da malassezia. Quali alimenti sono quindi consigliati per prevenire l’insorgere di questa patologia?

“Meglio optare per cibi per cani senza conservanti e ricchi di tutte le proprietà nutritive di cui necessita l’animale, in modo tale da garantire anche un miglioramento del sistema immunitario. Procedendo in questo modo si abbassa il rischio che il cane possa contrarre l’infezione da malassezia e si facilita la guarigione in caso di infezione già avvenuta.”

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