Accudire un cane di razza quale il pastore tedesco comporta impegno e dedizione costanti, al fine di soddisfare i diversi bisogni dell’animale e favorirne l’adeguato sviluppo psicofisico. Ma cosa vuol dire, dal punto di vista strettamente pratico? Ogni animale domestico ha necessità ben definite: durante i primi mesi di vita, i cuccioli hanno bisogno di una specifica educazione, sia per superare il trauma del distacco dalla madre sia per ambientarsi adeguatamente ad un nuovo ambiente. È in questa fase, infatti, che si forma il carattere del pastore tedesco e si consolidano le abitudini comportamentali che ne caratterizzeranno l’indole anche in età adulta.

A questi bisogni, di carattere psicoaffettivo, si aggiungono quelli di tipo prettamente materiale, legati alle urgenze fisiologiche del cane: cibo, toelettature, cure mediche e quant’altro. In altre parole, si tratta di tutte quelle spese che vanno sostenute, con cadenza più o meno regolare, per un adeguato mantenimento del proprio esemplare di pastore tedesco. In questo articolo cerchiamo di quantificare, per grandi linee, quanto può costare la detenzione di un esemplare in base all’età ed altri parametri di riferimento.

Quali sono le spese da sostenere

Quanto costa mantenere un pastore tedesco
Quanto costa mantenere un pastore tedesco

Prima di addentrarci nell’argomento, è necessario fare una premessa: poiché i fattori e le variabili sono innumerevoli, nessuno è in grado di stimare, con esattezza, quanto possa costare il mantenimento di un animale domestico, tantomeno un cane di razza. Il motivo è semplice: alcune spese vanno affrontate regolarmente (cibo, antiparassitari e toelettatura) altre invece possono rendersi necessarie solo in determinate circostanze, assumendo carattere saltuario, come ad esempio le spese veterinarie (incluse le vaccinazioni). In aggiunta, vi sono i costi una tantum che, in genere, vengono sostenuti una sola volta; in questa categoria possono rientrare, ad esempio, l’acquisto della cuccia o le spese per un intervento chirurgico. Anche a tal proposito, però, non va esclusa la possibilità che si presenti il bisogno di affrontare queste spese più di una volta; la cuccia può diventare inservibile o rovinarsi per le intemperie così come gli interventi chirurgici (o particolari trattamenti farmacologici) possono, purtroppo, rendersi necessari più di una volta nel corso della vita del cane. A tal riguardo, l’età e il pedigree del pastore tedesco tendono ad incidere in maniera significativa, rendendo ciascun esemplare un caso particolare. Infine, i padroni più esigenti potrebbero prendere in considerazione l’ipotesi di affidarsi ad un addestratore o ad un dog trainer professionista, per risolvere (o evitare sul nascere) problemi di natura caratteriale o comportamentale.

Cuccia ed altri accessori

Per una corretta detenzione del pastore tedesco, è consigliabile individuare una zona della casa o del giardino che sia di utilizzo esclusivo del cane. Ciò non vuol dire confinare l’animale all’esterno dell’ambiente domestico, anzi: gli esemplari di pastore tedesco hanno bisogno di familiarizzare con tutti gli inquilini della casa che li ospita ma, al contempo, è bene che abbiano a disposizione uno spazio ‘privato’, che permetta loro di riposare e rilassarsi ogni qual volta ne abbiano bisogno.

Per questo motivo, è necessario acquistare una cuccia (a meno che non si voglia optare per il fai da te); i modelli per cani di taglia medio grande hanno un costo che si aggira attorno ai 150 euro. Esistono, però, soluzioni più economiche (al di sotto dei 100 euro) e altre più costose: una cuccia in vero legno, ad esempio, può superare i 300 euro. Per quanto riguarda le dimensioni, val bene ricordare come, in base alle tabelle di crescita, un pastore tedesco maschio cresce molto velocemente durante il primo anno di vita, raggiungendo i 60 cm di altezza al garrese tra i 10 e i 18 mesi di età: di conseguenza, anche se si acquista un cucciolo, è inutile comprare una cuccia piccola perché nel giro di qualche mese diverrà inutilizzabile.

Assieme alla cuccia, il cane ha bisogno anche di altri accessori:

  • Una coppia di ciotole per cibo e acqua

    Anche qui, i prezzi variano molto in base al tipo di prodotto scelto: una coppia di scodelle in acciaio inox può costare all’incirca 15 euro (quelle di plastica costano anche meno ma tendono a rovinarsi più facilmente) mentre per un supporto in legno, con appositi alloggiamenti per le ciotole, si possono spendere anche 100 euro;

  • Guinzaglio e collare

    Indispensabili per passeggiate all’aria aperta o per portare il proprio pastore tedesco dal veterinario. Per questi accessori meglio non lesinare sulla qualità, anche perché i prezzi raramente superano i 25 euro per il guinzaglio e i 15 per il collare;

  • Museruola

    Si tratta di un accessorio che può essere utile/necessario in determinate circostanze; ragion per cui, meglio premunirsi e averne sempre uno a disposizione. In commercio si trovano numerosi modelli, con prezzi compresi tra i 5 ed i 30 euro.

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Cibo

Alimentazione per il Pastore tedesco da lavoro

L’alimentazione è certamente il fattore che incide maggiormente – sul lungo termine – sui costi di mantenimento di un pastore tedesco, poiché si tratta di una spesa da fare regolarmente. Per provare a quantificare l’esborso necessario all’acquisto di cibo , bisogna anzitutto tenere in conto che, nel corso dei suoi primi sei mesi di vita, un esemplare di pastore tedesco cambia più di una volta ritmo alimentare. Dopo lo svezzamento, infatti, il cucciolo deve mangiare quattro volte al giorno fino a 3-4 mesi di età; tra i 3 e di 5 mesi, i pasti giornalieri calano a tre e dopo i sei mesi diventano soltanto due.

Un pastore tedesco adulto ha bisogno, all’incirca, di mezzo chilo di cibo al giorno (400 – 500 g), una quantità sufficiente per soddisfare il proprio fabbisogno calorico (attorno alle 1300 calorie). In commercio si può reperire facilmente il cibo umido preconfezionato, in lattine o bustine; i prezzi vanno da 0,50 centesimi a 1,50 euro ciascuno (le opzioni ‘gourmet’ possono costare anche dieci volte tanto). Pertanto, è possibile stimare una spesa mensile compresa tra i 15 e i 45 euro.

Diverso il discorso se si scegliere di cucinare in proprio i pasti da somministrare al cane, optando quindi per un’alimentazione casalinga. In tal caso, la dieta del pastore tedesco dovrà includere una vasta gamma di alimenti: pasta, riso, carne, pesce e verdure, in quantità sufficienti a garantirgli un adeguato fabbisogno energetico ogni giorno. Ogni pasto deve contenere una proteina (carne o pesce) e un carboidrato (riso o pasta), assieme ad un 10-15% di verdura; per calcolare le giuste quantità, basta tener conto che ad un esemplare adulto bisogna somministrare tra i 10 e i 15 g di cibo per ogni kg di peso corporeo. Per un pastore tedesco adulto di più di 30 kg, ogni giorno servono almeno 300 g di carne o pesce e altrettanti di pasta o riso. La dieta casalinga permette di risparmiare un po’ sul costo di pasta e riso, così come sulle proteine (ci si può rivolgere al macellaio di fiducia per frattaglie o scarti di carne).

Quanto costa mantenere un pastore tedesco: Spese accessorie e imprevisti

Per preservare il manto del pastore tedesco, è consigliabile sottoporlo a toelettatura in maniera regolare; di norma, basta un bagno ogni tre o quattro mesi. Se ci si rivolge ad un professionista, il prezzo varia in base alle tariffe applicate ma, orientativamente, non si spendono più di 50 euro, al netto di trattamenti specifici. Per gli amanti del fai da te, invece, bisogna mettere in conto il costo dei prodotti: gli shampoo più economici costano attorno ai 5 euro (confezioni da 4-500 ml) mentre quelli più costosi possono sfiorare i 25 euro per un flacone da 250 ml. A questa spesa si aggiunge quella, una tantum, per una buona spazzola (tra i 10 e i 20 euro).

Per quanto concerne gli imprevisti, invece, è impossibile fare stime di sorta. Con l’avanzare dell’età, il nostro pastore tedesco è maggiormente esposto a problemi di salute, ma ciò non vuol dire che le spese veterinarie debbano diventare un fardello. Un consulto costa all’incirca 30 euro, una spesa largamente sostenibile con frequenza annuale. Le spese per trattamenti farmacologici o interventi chirurgici variano a seconda dei casi e dalle tariffe applicate dal veterinario di fiducia.

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